Partendo dalla sua nascita, 1978, i principi ispiratori di universalità, eguaglianza ed equità, una conquista sociale destinata ad influire sulla crescita del Paese e la cui eventuale perdita equivarrebbe ad un disastro socio-economico senza precedenti. E veniamo alle maggiori criticità che siriscontrano oggi nel nostro SSN ed allo status delle Regioni a seconda della loro regolarità finanziaria e degli adempimenti.
Diamo un’occhiata anche alla classifica dell’aspettativa di vita per Regioni, gli anni che si stima di poter vivere, secondo una stima di Eurostat, dove la Campania è purtroppo ultima rispetto alla media Paese. E siamo ai Lea, i livelli essenziali di assistenza, l’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale,dove l’ultima tabella mostra la classifica delle Regioni per mobilità sanitaria, cioè la tendenza dei cittadini a farsi curare fuori regione.
Ed arriviamo alla spesa sanitaria, alle tabelle dove è schematizzata la progressione 2019-2021 sul fenomeno delle rinunce alle cure, la spesa sanitaria pro-capite nel cfr tra i 37 Paesi Ocse, e la spesa sanitaria pro-capite 2008-20 nel cfr tra i Paesi del G7.
Le liste d’attesa, problema centrale italiano, con il cfr sulle prestazioni, e con i 500 mln in più per le liste d’attesa e su come sono stati spesi dalle Regioni.
Ed infine, le maggiori criticità del SSN, il giudizio degli italiani sul SSN, la governance del SSN con la necessità di potenziare lo Stato sulle Regioni, e poi l’One Health come ottica di approccio globale con la salute umani-animali-vegetali.
Di questo e di altro ci parla nel Focus il dott. Ottavio Coriglioni, Amm.re C. Cura Salus Battipaglia, Presid. Gruppo Sanità Confindustria Salerno.
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