ll nostro Pianeta, la nostra salute!
È lo slogan lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale della salute 2022. Un appello che punta a ricordare – se ancora ce ne fosse bisogno – quanto influisca negativamente sulla salute globale il disastro climatico e ambientale che la Terra sta subendo da troppo tempo, e del quale l’uomo continua a essere il maggior responsabile. In pratica, sintetizza l’OMS, la crisi climatica è anche una crisi sanitaria. E i dati parlano chiaro: 13 milioni di decessi in tutto il mondo, ogni anno, sono dovuti a cause ambientali. E in un Pianeta inquinato, aumentano malattie come cancro, patologie respiratorie e cardiache.
Non solo. Prima la pandemia da CoVID-19 – che ancora non dà tregua -, ora un’altra guerra, quella in Ucrania, nel cuore dell’Europa, che ha riacceso la paura del nucleare e che si sta trasformando in una catastrofe umanitaria: due nuovi cataclismi imprevisti che hanno colpito il mondo negli ultimi due anni e che avranno ancora, chissà per quanto tempo, pesanti conseguenze in particolar modo nei Paesi più poveri, dove la carenza di cibo, causata da un’agricoltura sempre più in difficoltà, e da disuguaglianze sanitarie, hanno già fatto troppe vittime.